Non è giustificabile la necessità di sensazionalismo della Lega: Calligaris non utilizzi il Cisi per fare falsi allarmismi
E’ giusto che la Regione, come ha fatto, continui a farsi carico del servizio dal punto di vista finanziario, ma è assolutamente preoccupante il ritorno al passato che si paventa, spostando nuovamente il servizio in capo a fantomatici cantoni o a una riedizione della provincia.
Peccato che di questi cantoni, o delle nuove province, non si conoscano dimensione territoriale, competenze, tempi di realizzazione.
Non solo: l’indeterminatezza di questo ente, con la riattribuzione e stabilizzazione di chi dovrebbe gestire nuovamente i servizi, quello sì, metterebbe a rischio la continuità amministrativa che ha avuto finora il Cisi».
Conclude Diego Moretti «C’è da fare una registrazione della governance del Cisi? Benissimo, la si faccia (il centro-destra lo poteva fare transitoriamente già nella legge di assestamento ma ha ritenuto di non intervenire), magari ripensando al peso preponderante che in questo momento hanno i due comuni maggiori rispetto al resto del territorio. Se, invece, l’intenzione della Lega, tutt’altro che autonomista, è quella di consegnare la governance di un servizio di tale importanza ad un ente fantasma – di cui non si conosce nulla – ci si ricordi che il centrosinistra ha avuto il merito in questi anni di metterlo in sicurezza, lasciandone la gestione ai rappresentanti più vicini ai cittadini: i sindaci».